CONDOMINIO VIA MAIELLA, L’AQUILA. Interventi di riparazione con miglioramento sismico e restauro conservativo

 

In un complesso residenziale dei primi anni del Novecento nel centro storico di L’Aquila il rinforzo delle murature perimetrali è stato realizzato con la tecnica dell’INTONACO ARMATO mentre il solaio del sottotetto ha visto l’applicazione di profili pultrusi in GFRP.

 

A seguito dei danni riportati in occasione del sisma del 2009, l’edificio necessitava di alcuni interventi di riparazione e delle opere finalizzate al miglioramento sismico della struttura.
Costruito negli anni venti del XX secolo, e sottoposto a vincolo diretto da parte della Soprintendenza, l’edificio sorge nel centro storico di L’Aquila all’angolo tra la via della Maiella e Piazza San Bernardino e rappresenta uno dei primi elementi del nuovo brano di tessuto urbano intra moenia costituito dal nuovo quartiere orientale di Santa Maria di Farfa, e che proseguirà poi con l’edificazione del quartiere di via Zara.
La sua costruzione, infatti, rientra nel processo di realizzazione di nuovi quartieri all’interno delle mura urbane, graduale processo di espansione della città verso le mura urbane pianificato prima dal Piano Regolatore di Giulio Tian del 1917, e delle sue successive revisioni, e poi dal Piano Regolatore del 1931 elaborato dall’Ufficio Tecnico Comunale.

 

DESCRIZIONE
Realizzato secondo una tipologia ‘a blocco’ con piccola corte interna, caratteristica dell’edilizia residenziale dall’inizio del ‘900, l’immobile presenta due piani fuori terra e un piano seminterrato e chiude l’isolato, pressoché quadrato, sul lato sud est della Piazza San Bernardino, presentando l’ingresso principale proprio in corrispondenza dello spigolo tra la piazza e via Maiella.
Le strutture portanti sono in muratura, realizzate in due diverse tipologie: la prima tipologia muraria, relativa al solo livello seminterrato, è costituita da pietre calcaree non squadrate e malta di calce, composta da un doppio paramento e da un nucleo interno; la seconda tipologia muraria, per i due livelli in elevazione, è realizzata in mattoni pieni in laterizio e malta di calce, spesso inquadrati in portali costituiti da elementi verticali e orizzontali di calcestruzzo, di sezione generalmente molto modesta e con armatura ridotta o assente.
Il solaio di calpestio del piano rialzato è costituito da una soletta in c.a. di spessore pari a circa 15 cm, irrigidita da travi emergenti poste ad interasse di circa 140 cm. Il solaio di calpestio del primo piano è realizzato con una struttura latero-cementizia, mentre il solaio di calpestio del sottotetto è ancora realizzato con una soletta in c.a. di spessore pari a circa 8 cm, ma senza la presenza di elementi irrigidenti.
All’interno del fabbricato sono presenti due scale, entrambe in cemento armato. La prima scala è posta all’ingresso principale su via Maiella e collega i soli due piani fuori terra con rampe inscritte in pianta all’interno di un esagono. La seconda si trova sul retro del fabbricato ed è raggiungibile dall’accesso di piazza San Bernardino, collega in verticale tutti i livelli di cui si compone l’edificio e presenta in pianta una forma quadrata, con rampe su tutti e quattro i lati. Il livello sottotetto si raggiunge invece con una scala in legno che parte dall’ultimo pianerottolo della scala posteriore.
Le altezze degli interpiani sono pari a 3,20, 3,85 e 3,85 m procedendo dal piano seminterrato al primo piano, mentre l’altezza media di piano del livello sotto copertura è pari a circa 2,15 m. La copertura è del tipo inclinato a due falde con capriate in legno, con piano di imposta posto a circa 1 m al di sopra della quota del solaio di sottotetto.
Le fondazioni sono costituite da travi in c.a. di altezza pari a 75 cm e larghezza pari a quella della sovrastante muratura aumentata di circa 10 cm su entrambi i lati.

 

INTERVENTI
Le opere finalizzate al miglioramento sismico della struttura, come evidenziato dalla relazione di calcolo, hanno consentito il raggiungimento di un livello di sicurezza nei confronti dell’azione sismica non inferiore al 60% di quello corrispondente ad una struttura adeguata alle normative vigenti, requisito che la struttura in condizioni antecedenti al sisma non soddisfaceva.
In particolare, le opere eseguite sono consistite in:
– rinforzo delle murature perimetrali e della corte interna mediante intonaco armato con rete in GFRP (SISTEMA RI-STRUTTURA);
– rinforzo del solaio di sottotetto con profili in GFRP (Glass Fiber Reinforced Polymer);
– rinforzo delle murature perimetrali esterne con tiranti verticali;
– consolidamento delle murature del seminterrato mediante iniezioni di miscela legante.
In aggiunta agli interventi di miglioramento sismico, l’edificio è stato interessato da lavori di:
riparazione;  lavori sulla copertura di legno: sostituzione della struttura portante con capriate in acciaio e travi secondarie in legno, sostituzione del pacchetto di copertura, collegamento delle stesse al cordolo sommitale;  riparazione delle murature portanti e dei tramezzi, con il collegamento di questi ultimi alle murature portanti ed ai solai; verifica e riparazione degli infissi; verifica e ripristino degli impianti (elettrico e complementari, idrico-sanitario, gas, termico) danneggiati o non più sicuri; opere di finitura sia interne che esterne; adeguamento impiantistico; restauro di beni artistici vincolati e, in particolare, di tre affreschi a soffitto presenti all’ultimo impalcato dell’immobile realizzato previa il consolidamento del corrispondente supporto, ossia il solaio di sottotetto rinforzato con travi in GFRP.

 

SISTEMI FIBRE NET
La scelta del sistema di CONSOLIDAMENTO MURARIO deve garantire l’efficienza strutturale e il recupero della funzione statica dell’edificio. A tale scopo è stato proposto un intervento di consolidamento delle murature perimetrali, esterne e verso la corte interna, del fabbricato tramite tecnica dell’intonaco armato – SISTEMA RI-STRUTTURA – realizzato con rete in GFRP maglia 66x66mm, angolari in GFRP maglia 33X66mm e connettori in GFRP.
Il sistema garantisce un consolidamento sicuro ed efficace che si presta bene a sostituire i tradizionali sistemi di rinforzo strutturale in quanto migliore in termini di prestazioni meccaniche e soprattutto compatibile con metodologie e materiali di riconosciuto valore storico come nel caso specifico.
L’introduzione dell’intonaco armato con reti e connessioni in GFRP, inoltre, garantisce un impatto particolarmente significativo sugli aspetti di conservazione del bene, in quanto questi materiali sono più facilmente reversibili rispetto ai tradizionali sistemi metallici e permettono di escludere tutte le comuni problematiche derivanti dai “classici calcestruzzi armati”. In sintesi, il sistema presenta minore peso, ridotta invasività e maggiore durabilità.
I materiali FRP (fibre di vetro, carbonio o aramide e resine vinilesteri o epossidiche), nelle varie tecniche applicative disponibili (dalle fibre secche da incollare “in situ” alle reti di armatura piuttosto che ai profili), possiedono infatti caratteristiche particolarmente interessanti: un ottimo rapporto resistenza meccanica-peso, un’elevata resistenza all’aggressione chimica, un’estrema facilità di movimentazione e di posa, assenza di ponte termico e bassa invasività. Caratteristiche di assoluto interesse nei casi di intervento su edifici storici che richiedono interventi efficaci ma possibilmente anche non invasivi.
Data la presenza di un importante apparato decorativo (bugnature, rilievi di intonaco, marcapiani lapidei e fregi) sia sulle facciate interne che su quelle esterne, si è ritenuto opportuno ridurre l’estensione dell’intervento ad intonaco armato con rete in GFRP, inizialmente previsto su entrambe le facce delle murature perimetrali esterne. Il sistema di consolidamento è stato dunque realizzato in maniera diffusa sulla faccia interna delle murature perimetrali ma solo per fasce per quanto attiene il paramento murario esterno. Tutti gli intonaci preservati sono comunque stati consolidati e ripristinati nella loro continuità.
Per quanto riguarda invece il CONSOLIDAMENTO DEL SOLAIO di sottotetto, il limite alla totale sostituzione di tale elemento strutturale è stato rappresentato dalla presenza di decorazioni ad affresco all’intradosso in corrispondenza di alcune porzioni di esso.
Per aumentare la rigidezza flessionale della soletta, ma senza appesantirla eccessivamente, l’intervento di consolidamento è consistito nella posa di una nervatura all’estradosso costituita da profili pultrusi in GFRP IPE 200x100x10 incollati sulla superficie del calcestruzzo, per la trasmissione dello sforzo di scorrimento, e appoggiati in appositi scassi sulle murature perimetrali interne ed esterne.
La pultrusione, tecnologia utilizzata nella realizzazione di profili in FRP, è un processo continuo mediante il quale le fibre continue di vetro o di carbonio vengono inglobate in una matrice costituita da resina termoindurente, trafilate e successivamente polimerizzate all’interno di forni a temperatura controllata in modo tale da ottenere profili di forma, dimensioni e caratteristiche meccaniche prestabilite.
La scelta dei profili pultrusi è stata dettata dalle caratteristiche proprie di questi prodotti, quali la leggerezza e la durabilità di un materiale che, già da tempo utilizzato in altri settori (attrezzature sportive, strutture in ambienti chimici ed elettrici, parti di autoveicoli, ecc…), solo di recente è stato introdotto nel settore del consolidamento strutturale, permettendo di affrontare con successo molte problematiche di risanamento e di restauro. La particolare leggerezza e la possibilità di lavorare il materiale FRP con comuni attrezzature di cantiere (trapani a batteria con punte per ferro, troncatrici orbitali, ecc…), senza peraltro precludere le caratteristiche di resistenza meccanica e la durabilità nel tempo, hanno contribuito ulteriormente ad indirizzare la scelta verso l’impiego di profili pultrusi.

 

SCHEDA CANTIERE
OGGETTO_Riparazione e miglioramento sismico di un immobile soggetto a vincolo diretto e classificato “E” a seguito del sisma del 6 aprile 2009
LOCALITA’_L’Aquila, centro storico
COMMITTENTE_Consorzio “Via Maiella–Piazza S. Bernardino”
PROGETTISTI_Ing. Volfango MILLIMAGGI, Ing. Antonello RICOTTI
IMPRESA APPALTATRICE_CIFOLELLI EDILIZIA srl
REALIZZAZIONE_2015

 

SISTEMI FIBRE NET
> per CONSOLIDAMENTO MURARIO
SISTEMA RI-STRUTTURA: rete in GFRP maglia 66×66 mm, angolari in GFRP maglia 33×66 mm e connettori in GFRP
> per CONSOLIDAMENTO SOLAIO
SISTEMA PROFILI PULTRUSI: profilo in GFRP IPE 200X100X10